Quando si parla di validità legale del testamento ci si riferisce alla possibilità che il testamento olografo – la forma più semplice e più diffusa di testamento – possa concretamente produrre i risultati indotti dal testatore.
Ma quali sono i requisiti di validità legale del testamento? E quando invece il testamento non è valido?
Requisiti di validità legale del testamento
I requisiti di validità legale del testamento olografo sono tre:
- autografia: il documento in cui sono contenute le volontà del testatore deve essere redatto integralmente di proprio pugno. È infatti importante garantire che le disposizioni siano riferibili alla volontà del testatore stesso;
- data: la data serve ad accertare la capacità del testatore nel momento in cui viene redatto il testamento. Deve indicare il giorno, il mese e l’anno, e può essere apposto in qualsiasi parte del documento;
- sottoscrizione: l’apposizione della firma del testatore è una condizione necessarie per poter individuare il sottoscrittore dell’anno. Stando a quanto prevede l’art. 602 c.c., deve essere posta alla fine delle disposizioni.
Quando il testamento non è valido
Se quanto sopra è chiaro, dovrebbe esserlo anche il fatto che chiunque vi abbia interesse può impugnare un testamento per invalidità. Tale azione viene condotta promuovendo un giudizio dinanzi al Tribunale competente, citando gli eredi.
Ma quando il testamento è invalido?
Il nostro ordinamento riconosce due principali ipotesi di invalidità del testamento:
- la nullità, quando ad esempio manca la sottoscrizione (la firma del testatore). Un testamento nullo può essere impugnato in qualsiasi momento, senza limiti di tempo;
- l’annullabilità, quando ci sono difetti di forma. Per esempio, un testamento è annullabile quando la data è incompleta. Contrariamente al testamento nullo, in questo caso l’impugnazione può avvenire solo entro il termine di cinque anni dal giorno in cui è stata data attuazione alle disposizioni testamentarie.
Modifica e revoca del testamento
Infine, ricordiamo come il testamento – trattandosi di un atto mortis causa – produce i suoi effetti solamente dopo la morte del testatore. Pertanto, il testamento può essere revocato o modificato dal testatore fino al suo ultimo istante di vita.
Dunque, il testatore può:
- revocare il precedente testamento senza scriverne uno nuovo. Il testatore può dunque revocare un testamento olografo in attesa di prendere decisioni da formalizzare sul successivo;
- modificare il precedente testamento con uno completamente nuovo, o con un documento che ne vada a modificare solamente parte delle disposizioni previgenti. In questo caso il testatore può limitarsi anche a scrivere un nuovo testamento in cui indicare le nuove volontà, oppure una integrazione al vecchio testamento.