Il testamento olografo è la forma più diffusa di testamento. Non è difficile comprenderne il perché: con tale atto si possono infatti esprimere le proprie volontà senza coinvolgimento di notaio e testimoni.
Ma quali sono le caratteristiche del testamento olografo? Quali sono i requisiti formali che bisogna rispettare?
I requisiti del testamento olografo
Sono principalmente tre i requisiti del testamento olografo, che è fondamentale rispettare per poterne assicurare la validità:
- autografia: il testamento olografo deve essere scritto in tutte le sue parti a cura del testatore, senza dunque avvalersi di altre persone o di mezzi meccanici;
- datazione: l’atto deve contenere l’indicazione della data, ovvero del giorno, del mese e dell’anno in cui il testamento è redatto;
- sottoscrizione: il soggetto che ha scritto il testamento deve apporre di proprio pugno la firma alla fine delle disposizioni.
Si tratta, a suo modo, di tre requisiti molto semplici che, tuttavia, devono essere rispettati con rigore e con particolare precisione. Ricordiamo infatti come il testamento olografo:
- sia nullo quando manca il requisito dell’autografia o quello della sottoscrizione;
- sia annullabile per difetti di forma (ad esempio, data incompleta) su istanza di chiunque vi abbia interesse. I termini per la prescrizione di tale istanza sono pari a cinque anni dal giorno in cui è stata data esecuzione alle disposizioni testamentarie.
I rischi
Come abbiamo già rammentato, il testamento olografo è certamente il modo più semplice per poter esprimere le proprie volontà successorie. Non solo: non essendo necessario l’intervento del notaio, è anche la forma più economica.
Naturalmente, tale convenienza deve essere osservata con attenzione, senza sottovalutare i rischi.
Il primo pericolo del testamento olografo è, ad esempio, che il testatore non utilizzi formule corrette per poter manifestare chiaramente le proprie volontà. Di qui la possibilità che possano sorgere incomprensioni e malintesi in fase di suddivisione del proprio patrimonio.
Un secondo pericolo è quello del suo smarrimento, furto o distruzione. Conservare un testamento olografo in casa può infatti non essere una buona idea. Meglio invece prendere in considerazione l’idea di depositarlo presso un notaio: i costi non sono particolarmente elevati (saranno pur sempre inferiori a un testamento pubblico o segreto), e si avrà la serenità di poter considerare come opportunamente conservate le proprie volontà.
Un’altra soluzione che potrebbe essere adottata è quella della cassetta di sicurezza. Si può trovare qualsiasi banca e, generalmente, il canone annuo si aggira in poche decine di euro. Un piccolo investimento di grande importanza per assicurarsi una corretta disciplina delle sorti del proprio patrimonio dopo il decesso.