L’accettazione eredità è il negozio mediante il quale un soggetto acquisisce il diritto all’eredità, con effetto che decorre dal giorno dell’apertura della successione.
Ma come può avvenire l’accettazione eredità? Cosa si intende per accettazione espressa e accettazione tacita?
Accettazione eredità espressa
Cominciamo dall’accettazione dell’eredità espressa. Come intuibile, si tratta dell’accettazione inclusa all’interno di un atto pubblico o di una scrittura privata, nella quale la persona interessata ad assumere la qualità di erede assumerà tale titolo. Si tratta di una forma di accettazione dell’eredità che non lascia dunque spazio ad alcun dubbio circa la reale volontà dell’erede.
Accettazione eredità tacita
Di fianco all’accettazione espressa troviamo poi l’accettazione tacita. In questo caso, il soggetto che è chiamato all’eredità non accetta espressamente e formalmente l’eredità, ma lascia intendere la volontà di accettare ponendo in essere degli atti che presuppongono tale decisione, e che solamente l’erede sarebbe legittimato a compiere. Tra le principali formule di accettazione tacita vi è, ad esempio, la vendita di beni che sono inerenti l’eredità.
Accettazione con beneficio di inventario
Vi è poi un’altra forma di accettazione, con il beneficio dell’inventario.
L’accettazione con beneficio di inventario è una particolare ipotesi di accettazione, che viene effettuata mediante una dichiarazione ricevuta da un notaio o da un cancelliere del tribunale, e con la quale l’erede pone una barriera tra i propri beni personali e quelli ricevuti con l’eredità.
La conseguenza è che così facendo, si impedisce la confusione tra il proprio patrimonio e quello del de cuius. Dunque, dei potenziali debiti ereditari, l’erede risponderà esclusivamente entro il limite del valore dei beni patrimoniali ereditati.
Si tratta di una soluzione:
- utile per tutti coloro i quali non conoscano ancora l’ammontare del debiti ereditari, e desiderano così tutelarsi contro debiti eccessivi rispetto all’attivo patrimoniale;
- obbligatoria per i soggetti incapaci, per i soggetti minorenni e per le persone giuridiche.
Entro quanto si deve accettare l’eredità
L’accettazione dell’eredità deve avvenire entro il termine di prescrizione di 10 anni dalla data di decesso del defunto. Non rileva, in tale contesto, che si tratti di successione legittima o di successione per testamento.
Evidentemente, quasi mai si finisce con l’attendere il decorso di questo termine. Chi fosse interessato a far sì che il soggetto chiamato all’eredità la accetti o vi rinunci anzitempo, può infatti agire per poter accorciare tali tempi, ricorrendo al tribunale affinché venga fissato un termine più breve, mediante actio interrogatoria. Trascorso il termine fissato dal tribunale, senza accettazione, il diritto all’accettazione si intenderà estinto.