L’atto di morte è un documento in cui l’ufficiale di stato civile dichiara il decesso di una persona. Redatto nel Comune in cui è avvenuto il decesso, o in quello in cui il corpo del defunto è stato rinvenuto (nel caso in cui il luogo della morte non sia identificabile), contiene alcune informazioni fondamentali quali:
- luogo, data e ora del decesso;
- generalità del soggetto defunto;
- residenza e cittadinanza del defunto;
- generalità del coniuge del defunto e del dichiarante.
Atto di morte e luogo del decesso
Diverse sono le regole a seconda del luogo in cui avviene il decesso. Cerchiamo di riassumerle schematicamente nelle righe che seguono:
- il decesso avviene in casa, ovvero in un’abitazione privata. In questo caso l’ufficiale di stato civile dovrà ricevere l’avviso di morte da un parente o da un convivente del defunto, o comunque da una persona delegata o informata del fatto (è il caso degli addetti alle pompe funebri che, nei loro servizi, generalmente includono anche il disbrigo delle pratiche burocratiche);
- il decesso avviene in ospedale o in una casa di riposo. In tale ipotesi, spetta al direttore, anche tramite un suo delegato, contattare l’ufficiale di stato civile per la redazione dell’atto di morte.
Quando deve essere comunicato il decesso
La dichiarazione di morte deve essere effettuata all’ufficiale di stato civile entro 24 ore dal decesso. A quel punto l’ufficiale riceverà l’avviso e compilerà l’atto di morte, comunicandolo ai Comuni di nascita e di residenza del soggetto defunto (qualora non siano coincidenti).
Così facendo, i Comuni potranno annotare i dati relativi al decesso sull’atto di nascita del defunto. Naturalmente, l’atto di morte dovrà essere redatto anche se sono trascorse più di 24 ore dal decesso.
Le rettifiche
Anche dell’atto di morte è possibile domandare una rettifica, così come peraltro avviene con qualsiasi tipo di atto presente nello stato civile. È il caso in cui si desideri poter correggere un errore, o integrare il documento con altre informazioni utili che mancano nel documento.
Ricordiamo che la richiesta di rettifica può essere effettuata:
- dal privato cittadino che ne ha interesse;
- dal Procuratore della Repubblica se la modifica è di interesse pubblico.
In ogni caso, la richiesta deve essere presentata presso il Tribunale competente nella zona dove è ubicato il Comune in cui è registrato l’atto. L’annotazione sull’atto sarà a cura dell’ufficiale di stato civile.