Il testamento falso è un problema non certo marginale quando si tratta di destinazione delle eredità. E, se si ha il sospetto di aver scoperto un testamento falso, diverse sono le strade che è possibile percorrere. Vediamole insieme.
Quando il testamento è falso?
La prima cosa che bisogna comprendere è quando si possa effettivamente parlare di testamento falso.
Anche se le ipotesi sono davvero molto numerose, di norma un testamento è falso se:
- è creato da una persona che si “sostituisce” al de cuius, redigendolo e firmandolo al suo posto;
- è creato da un’altra persona rispetto al de cuius, dopo che costui aveva redatto il testamento olografo “originale”. L’intento è, in questo caso, di annullare sostanzialmente le disposizioni precedenti.
Le sanzioni previste
Chiarito quanto precede, è necessario affermare che chi falsifica un testamento commette reato, anche se lo scenario più ampio è quello di una depenalizzazione.
Con sentenza n. 25948/17, infatti, la Corte di Cassazione ha chiarito che la depenalizzazione di cui al d.lgs. 7/2016 è riconducibile al reato di falso in scrittura privata. Invece, il reato di falsificazione di testamento è disciplinato da uno specifico reato (art. 491 c.p.), non facente parte delle ipotesi di depenalizzazione.
Cosa fare in caso di testamento falso
Ma che cosa si può fare in caso di testamento sospetto di falsità?
Naturalmente, le strade da intraprendere sono diverse a seconda di quel che si è verificato e dei risultati che si intende ottenere. Proprio per questo motivo riteniamo fondamentale ricorrere alla consulenza di un avvocato esperto in tali materie, che potrà condividere con il diretto interessato quali sono le azioni da effettuare per poter arrivare alla migliore tutela dei propri interessi.
In sostanza, però, coloro che si accorgono dell’esistenza di un testamento sospetto di falsità potranno sporgere apposito atto di querela, che il legale procederà a depositare alla Procura della Repubblica.
Evidentemente, in questo modo prenderà il via un procedimento di natura penale che sarà finalizzato ad accertare o meno la falsità del documento. In caso di testamento falso, la sanzione è rappresentata da un massimo di due anni di reclusione.
Precisiamo in questa occasione che tra le varie conseguenze del testamento falso vi è anche la dichiarazione di indegnità a succedere. Sulla base di ciò, una volta revocato il testamento, il giudice potrebbe dichiarare indegno a succedere l’erede che ha falsificato il documento, nell’ipotesi in cui costui sarebbe rientrato tra i successori. Trattandosi di una sanzione di tipo civilistico, può ben sommarsi a quella penale.