Quando si parla di testamento olografo, ci si riferisce a un testamento scritto, datato e sottoscritto di pugno dal testatore, senza che si renda necessario l’intervento di un notaio. Ma cosa si intende per testamento olografo notaio? Quale può essere il ruolo del professionista in questa situazione?
Testamento olografo notaio: custodia e consulenza
Iniziamo con il ricordare come uno dei principali servizi che il notaio può svolgere per il testamento olografo è quello della custodia. Per prassi frequente, infatti, molti notai acconsentono a ricevere in deposito fiduciario il testamento olografo a costi molto competitivi, fornendo peraltro la consulenza necessaria per poter procedere alla corretta redazione dello stesso.
In ogni caso, quando si sceglie la forma giuridica del testamento olografo è consigliabile informare di ciò una o più persone di fiducia. O, ancora meglio, lasciare presso la propria residenza un avviso che attesi dell’esistenza del testamento, con indicazione del luogo in cui è depositato. Se nessuno è infatti a conoscenza del testamento olografo, il rischio è che il testamento non venga mai trovato e pubblicato. E che, dunque, la successione avvenga per altre modalità diverse da quelle che erano indicate nelle disposizioni testamentarie.
Insomma, quando si parla di testamento olografo notaio, è sempre opportuno ricordare che la consulenza di questo professionista potrebbe essere un decisivo valore aggiunto per conferire maggiore validità a questo documento.
Le alternative
In sede di consulenza, il notaio potrebbe altresì condividere con il proprio cliente la possibilità di valutare delle efficaci alternative al testamento olografo.
Oltre al testamento pubblico, per esempio, potrebbe risultare maggiormente cautelativo ricorrere al testamento segreto. È infatti fondamentale assicurarsi che, al momento della propria morte, il testamento venga reso pubblico.
Uno dei rischi principali è infatti quello che il documento olografo non sia reso noto: un pericolo che il testatore può certamente contenere avvisando più persone di fiducia dell’esistenza del documento, eventualmente custodito dal notaio.
Per quanto riguarda il ricorso al notaio, infine, abbiamo già ricordato come il testamento olografo non richieda necessariamente la sua presenza. Questo però, comunque, non significa che non si possa ricorrere comunque ad una valida consulenza notarile. Anzi, a ben vedere la consulenza di un esperto legale potrebbe essere utile fin dal momento della strutturazione del contenuto del testamento stesso. Si pensi, a titolo di esempio, alla necessità che il contenuto del testamento olografo rispetti le quote dei legittimari, e – evidentemente – i requisiti minimi di validità legale.