Cosa accade dopo la morte del marito divorziato all’ex coniuge? In caso di testamento marito divorziato l’ex moglie può avanzare dei diritti successori o no?
Il tema è, evidentemente, piuttosto dibattuto. E, come tale, è ben disciplinato e regolamentato dalla legge: vediamo che cosa afferma.
Successione legittima e marito divorziato
Quando una persona muore senza aver lasciato un testamento, si apre la c.d. successione legittima. L’eredità viene dunque attribuita secondo ordini ben prestabiliti: coniuge, discendenti, ascendenti, collaterali, altri parenti e, se non ci sono parenti entro il sesto grado, lo Stato.
Insomma, il primo soggetto che viene assunto in considerazione è il coniuge del defunto, al quale spetta
- il 50% del patrimonio se c’è un solo figlio;
- un terzo del patrimonio se i figli sono più di uno;
- due terzi del patrimonio se non ci sono figli ma ci sono ascendenti legittimi, fratelli o sorelle;
- tutto il patrimonio se non ci sono figli, ascendenti, fratelli e sorelle.
L’ex moglie divorziata non è tuttavia equiparabile al coniuge, né ad altri parenti. La rottura del matrimonio mediante divorzio equivale dunque a far diventare una “estranea” l’ex coniuge.
Testamento marito divorziato e successione necessaria
Se invece l’ex coniuge lascia un testamento marito divorziato, si apre allora la successione testamentaria secondo le disposizioni dettate dal defunto. Dunque, il testamento marito divorziato potrebbe includere delle disposizioni in favore dell’ex moglie, ma con qualche limite.
Si tenga infatti in considerazione che la legge riserva a favore di determinati soggetti, gli eredi legittimari, una quota di eredità: la quota di legittima.
I diritti del coniuge divorziato
Da quanto sopra ne deriva che senza testamento marito divorziato, l’ex moglie non può avanzare alcun diritto successorio. Nel caso di testamento, invece, potrà diventare beneficiaria solamente di una parte disponibile.
A ciò si aggiunga anche il fatto che l’ex moglie può comunque avere diritto all’assegno di mantenimento, se verte in una condizione di necessità, accertata in sede giudiziaria.
L’assegno di mantenimento, con scopi assistenziali, sarà a carico dell’eredità. Gli eredi potranno tuttavia concordare con l’ex moglie divorziata la possibilità di erogare una somma una tantum: in questo caso, la liquidazione di tale importo farà cadere l’obbligo di corrispondere l’assegno di mantenimento.
Chiarito ciò, per poterne sapere di più consigliamo tutti coloro i quali fossero interessati a rivolgersi ad un avvocato esperto in materia testamentarie e successorie, con il quale poter condividere i passi più corretti da effettuare per poter tutelare i propri interessi.