In una successione senza testamento, che fine fa l’eredità del de cuius?
È questa una domanda piuttosto frequente che… ha una risposta piuttosto precisa: è infatti la legge a dettare quali sono i criteri in base ai quali l’eredità va ripartita.
Successione senza testamento ed eredi legittimi
Nella successione senza testamento la legge si preoccupa di classificare i soggetti individuati nella successione legittima in quello che è un vero e proprio elenco di priorità, che vede come protagonisti:
- coniuge,
- figli,
- parenti più stretti,
- Stato.
Coniuge nella successione senza testamento
Nella successione senza testamento il coniuge eredita:
- metà del patrimonio se c’è un solo figlio;
- un terzo del patrimonio se ci sono almeno due figli;
- due terzi del patrimonio se ci sono solo genitori e nonni, o fratelli e sorelle del defunto;
- l’intero patrimonio ereditario se mancano i soggetti di cui sopra.
Figli e nipoti nella successione senza testamento
Se c’è un solo figlio, a lui spetta metà del patrimonio. Se invece ci sono due o più figli, allora costoro si divideranno in parti uguali i due terzi del patrimonio.
Ascendenti e fratelli / sorelle
I genitori, i nonni, i fratelli e le sorelle succedono solamente se il defunto in vita non ha lasciato figli.
Si tenga in questo caso conto che:
- i genitori ereditano in parti uguali;
- in caso di assenza o rinuncia dei genitori, ereditano i nonni (metà dal lato paterno, metà dal lato materno);
- se ci sono anche fratelli e sorelle, questi concorrono con i genitori del defunto, ma metà del patrimonio è riservata ai genitori o al genitore superstite;
- se mancano fratelli o sorelle, o rinunciano, prendono il loro posto i rispettivi figli.
Altri parenti
Se mancano:
- coniuge,
- discendenti,
- ascendenti,
- fratelli o sorelle,
allora il patrimonio viene attribuito agli altri parenti fino al sesto grado.
Il parente più vicino escluderà quello più lontano, mentre parenti di pari grado ereditano in parti uguali.
Stato
Solamente nel caso in cui il defunto non abbia:
- coniuge,
- discendenti,
- ascendenti,
- fratelli o sorelle,
- parenti entro il sesto grado,
allora il patrimonio diviene automaticamente di titolarità dello Stato, che non può rinunciarvi. Scopo di tale disciplina è quello di evitare disordini pubblici, ovvero potenziali conflitti sorti per potersi impadronire dei beni. In tale modo si permette altresì di conseguire una coerente gestione del patrimonio privo di titolare.
E il convivente?
Nella successione senza testamento, il convivente non è contemplato dalla legge come possibile successore del defunto.
Dunque, in mancanza di testamento, al convivente non viene attribuito alcun bene del patrimonio ereditario.