Tra i soggetti del testamento maggiormente chiamati in causa in ottica ereditaria e successoria, ci sono naturalmente i figli del defunto.
Ma come è regolata la successione dei figli?
Successione dei figli senza testamento
Iniziamo con il ricordare che nel caso in cui il de cuius muoia senza lasciare testamento, o nel caso in cui il testamento non sia valido, la legge attribuisce ad alcune categorie di persone l’attribuzione del patrimonio del defunto.
Tra di essi, evidentemente, i figli non possono che rappresentare quella più importante, insieme al coniuge.
E così, nella successione legittima, la quota a favore del figlio del defunto è rilevante, ma dipende dal numero di altri figli e dalla presenza o meno del coniuge:
- se non c’è il coniuge, e c’è un solo figlio, a costui spetta l’intera eredità;
- se non c’è il coniuge, e ci sono più di un figlio, l’intera eredità va attribuita a costoro, che la ripartiranno in parti uguali;
- ancora, se c’è un coniuge e un solo figlio, al coniuge spetta il 50% del patrimonio, mentre l’altra metà andrà al figlio;
- infine, se c’è un coniuge e più di un figlio, al coniuge spetta un terzo dell’eredità, mentre i restanti due terzi spettano ai figli, da dividersi in parti eque.
Nessuna distinzione nella prole
L’occasione ci è utile per ricordare un concetto molto importante. Contrariamente a quanto avveniva fino a non troppo tempo fa, infatti, non vi è alcuna distinzione fra figli legittimi (quelli nati in costanza di matrimonio) e naturali (ovvero, nati fuori dal matrimonio).
Il legislatore ha infatti provveduto a emanare la legge n. 219 del 10 dicembre 2012, affermando il principio della piena eguaglianza della prole legittima e naturale. Pertanto, sia che si tratti di prole legittima, sia che si tratti di adottata, legittimata o naturale, nulla cambia in termini successori.
Successivamente, con l’entrata in vigore del d.lgs. 154/2013 in materia di filiazione, sono state apportate numerose modifiche al codice civile, ed è venuto definitivamente meno ogni genere di distinzione tra figlio legittimo, legittimato, naturale. Si parla, tout court, più semplicemente d ifigli.