Il testamento è lo strumento che la legge ha previsto per permettere ad un soggetto di poter liberamente decidere quale sia la sorte del proprio patrimonio dopo esser passato a miglior vita. Tuttavia, non tutto il patrimonio può essere liberamente destinato secondo le proprie intenzioni: è infatti sempre necessario tenere in considerazione la c.d. quota di legittima – destinata per legge ai parenti più stretti, distinguendola dalla quota disponibile, che è invece quella che il testatore può liberamente scegliere di destinare a chi preferisce.
Come si calcola la quota disponibile
Per calcolare la quota disponibile è innanzitutto necessario comprendere chi siano i propri eredi necessari. Se mancano, infatti, la quota disponibile sarà priva di limitazioni e, dunque, il testatore potrà liberamente disporre del 100% del patrimonio.
È pur vero che difficilmente mancano eredi necessari. Si tratta infatti di:
- coniuge,
- figli,
- e, in mancanza di questi, gli ascendenti (genitori e nonni).
Gli eredi necessarie e le quote di legittima
Compreso quanto sopra, è dunque bene calcolare la quota disponibile quale differenza tra il totale della massa patrimoniale e le destinazioni ai legittimari, come sotto riassunto:
- coniuge senza figli e senza ascendenti: la quota spettante al partner coniugato è del 50% della massa;
- coniuge e un figlio: spetta al coniuge un terzo della massa, e al figlio un altro terzo;
- un coniuge e più figli: la quota spettante al coniuge è di un quarto, mentre ai figli va il 50% del patrimonio, da dividersi in parti uguali;
- coniuge senza figli ma con ascendenti: il 50% della massa patrimoniale spetta al coniuge, mentre agli ascendenti va un quarto;
- figlio senza coniuge: al figlio spetta il 50% del patrimonio del de cuius;
- due o più figli senza coniuge: ai figli spettano i due terzi del patrimonio, da ripartirsi tra di loro in parti uguali.
A quanto sopra si tenga anche conto che il coniuge superstite ha in ogni caso diritto di abitazione sulla casa destinata a residenza di famiglia e il diritto di uso sui beni mobili che in essa sono presenti. Tale diritto di godimento viene “convertito” in controvalore economico, e grava per intero sulla quota disponibile.
Considerato quanto sopra, consigliamo tutti coloro i quali fossero interessati a comprendere in che modo destinare più opportunamente il proprio patrimonio, a contattare prontamente un esperto legale, specializzato in materie testamentarie e successorie, al fine di valutare con consapevolezza in che modo strutturare la formulazione delle proprie volontà.