Quando si parla di erede universale, designato con testamento, si parla di un tema molto più complesso di quanto si possa pensare, in cui le idee dei non addetti ai lavori divengono spesso confuse.
Cerchiamo allora di fare maggiore chiarezza sulla figura dell’erede universale, spiegando chi è e come si diventa tale.
Chi è l’erede universale
L’erede universale è la persona che viene designata a ereditare tutti i beni del defunto. La nomina dell’erede universale può avvenire secondo due diverse modalità:
- ex lege, ovvero quando è la legge a stabilire come il patrimonio di una persona debba essere suddiviso tra i vari eredi;
- testamentaria, ovvero quando è la persona stessa che, prima della propria morte, redige un testamento nel quale designa i propri eredi e come devono suddividersi il patrimonio.
Erede universale o legatario
Il concetto di erede universale non va confuso con un altro termine piuttosto utilizzato (spesso, male) in ottica successoria: il legatario.
Contrariamente all’erede universale, infatti, il legatario è colui che NON eredita l’intero patrimonio, ma solo alcuni diritti patrimoniali specifici, di norma illustrati in modo chiaro e dettagliato nel testamento che il defunto avrà avuto modo di redigere prima della morte.
Varie tipologie di eredi
A questo punto giova comprendere chi siano gli eredi sulla base delle varie “fonti”. Riassumiamo dunque una breve sintesi sulla figura dell’erede:
- legittimo. È colui che viene considerato erede sulla base della legge, in mancanza di disposizioni differenti. Di norma si tratta dei parenti più stretti della persona defunta, come il coniuge e i figli;
- legittimario. È la persona che non è stata esplicitamente nominata dal defunto, ma che per legge è comunque tenuta a ricevere una quota del suo patrimonio;
- fiduciario. È la persona che è depositaria dell’eredità, con il compito di consegnarla successivamente a un erede legittimo;
- beneficiato. Con tale termine si indica quell’erede che, una volta accettata l’eredità, fa in modo di non confonderla con la propria, distinguendo le due cose. Si parla in questo caso di accettazione con beneficio di inventario;
- apparente. È la persona che, pur qualificandosi e comportandosi con il legittimo erede, di fatto non possiede le qualifiche per poterlo essere.
Dunque, nel momento in cui una persona stabilisce a chi lasciare la propria eredità, è evidente come le si apra un’ampia gamma di possibilità, nella quale spesso è molto difficile districarsi. Proprio per questo motivo è utile ricorrere sempre alla consulenza di un esperto legale.